Il nostro mondo diverrà un giorno tanto raffinato che sarà ridicolo credere in Dio come oggi è ridicolo credere agli spettri.
Credete voi che il buon Dio sia cattolico?
È impossibile portare la fiaccola della verità tra la folla senza bruciare qua e là una barba o una parrucca.
Dio creò l'uomo a sua immagine: vuol dire probabilmente che l'uomo creò Dio secondo la sua immagine.
Nessuna invenzione, per l'uomo, è stata più facile di quella del cielo.
I santi di legno scolpito hanno certo fatto più per il mondo che quelli in carne e ossa.
Sono pronto a incontrare il mio Creatore. Quanto a sapere se Lui è pronto alla prova di vedermi, questa è un'altra storia.
L'uomo è miserabile senza Dio? Possibile, ma l'uomo con Dio è un miserabile.
Dio non spiega niente, questa è la sua forza. D'altronde si ricorre a lui solo quando non si osa affrontare una realtà e ci si rifugia in una scappatoia. Lui è questa scappatoia.
A forza di insistere Dio è costretto a esistere, a forza di preghiere si forma il suo orecchio, a forza di lacrime nostre i suoi occhi vedono, a forza di allegria spunta il suo sorriso.
Se Dio è dappertutto, è anche in me, agisce con me, sbaglia con me, offende Dio con me, combatte con me l'esistenza di Dio.
Ciò che appare nel mondo non indica né l'esclusione totale, né la manifesta presenza di una divinità. Ma piuttosto la presenza di un Dio che si cela. Un Dio cui l'uomo non può giungere fuori della via del dono, di una rivelazione.
L'invenzione di Dio è stata resa necessaria per dare un indirizzo più preciso alle bestemmie, che prima erano troppo generiche e poco incisive.
Se Dio esiste ed è accessibile a noi, la sua mente e le nostre possono a loro volta differire l'una dalle altre in complessità e non in qualità.
Il problema di Dio è che deve passare comunque attraverso le nostre anime e le nostre interpretazioni. Questo ci dice anche che Dio è incertezza.
La certezza di un Dio che conferisca un significato alla vita supera di molto, in attrattiva, il potere di fare il male impunemente.
Viviamo intrappolati tra un tumultuoso ed elaborato passato e un futuro che attende il nostro lavoro.
Mi avevano detto che il passato condiziona il futuro, ma non mi avevano detto che vale anche il contrario: il futuro riscrive il passato, come l'ultima pagina di un romanzo trasfigura tutto quello che è stato letto a tal punto che a volte è necessario rileggere.
Uno scenario non è una previsione: è una rappresentazione di un futuro possibile. Ci aiuta a ragionare, a immaginare, a porci per tempo i problemi. Quello che succederà, dopo tutto, dipende in buona parte da noi.
Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.
Ahimé! Si avvicina il tempo in cui l'uomo non genererà più stelle. Ahimé! Si avvicina il tempo dell'uomo più disprezzabile, quello che non sa più disprezzarsi.
Domani è subito!
Ricordati che sei nato a sorte mortale ed a finito tempo di vita: ma con i tuoi ragionamenti sulla natura sei sorto all'infinità ed all'eternità, e hai contemplato 'tutte le cose che sono ora e che saranno o che furono nel tempo trascorso'.
Il futuro dipende interamente da ciò che ciascuno di noi fa quotidianamente.
Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta ciascun giorno il suo affanno.
È una meraviglia ignorare il futuro.
Il divismo aveva un senso negli anni Cinquanta, oggi sarebbe ridicolo.
Questa lezione è ridicola!
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne.
Il ridicolo disonora più del disonore.
Se i cinici ridicolizzeranno la libertà e la comunità... se i "realisti più intransigenti" diranno che il profitto è l'unico ideale possibile... ignorateli e continuate ad utilizzare il permesso d'autore.
Quando non si hanno più capelli, si trovano ridicoli i capelli lunghi.
La volontà forte e la nullità di potere in chi sente una passione politica lo fanno sciaguratissimo dentro di sè: e se non tace, lo fanno parere ridicolo al mondo; si fa la figura di paladino da romanzo e d'innamorato impotente della propria città.
Andiamo per il mondo portando una certezza in cui si scioglie ogni nostra timidezza, fino a condurci oltre alla soglia del ridicolo.
Penso sia ridicolo pensare di fare un remake di "Casablanca". I film sono un prodotto del loro tempo.
Le persone non sono ridicole se non quando non vogliono parere o essere ciò che non sono.
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