Se si crede negli esseri umani, si crede in Dio: è il primo passo e il più difficile.— James Barlow
Se si crede negli esseri umani, si crede in Dio: è il primo passo e il più difficile.
In qualche luogo, dicono gli sciocchi, c'è un Dio meraviglioso che ha fatto l'uomo a sua somiglianza. Eppure l'uomo non è meraviglioso.
La letteratura di tutto il mondo non si interessa molto del matrimonio: che cosa si potrebbe desiderare d'altro se non un amore senza regole, non rovinato da affitti, vecchiaia, bambini, conti del gas?
Dio non è che una parola inventata per spiegare il mondo.
Contro Pascal, io dico: il Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe e il Dio dei filosofi è lo stesso Dio.
La parola Dio per me non è nulla se non l'espressione di un prodotto della debolezza umana, la Bibbia una collezione di onorevoli, ma pur sempre puramente primitive, leggende che sono comunque piuttosto infantili.
Se a qualcuno venisse in mente di affermare che Dio può in qualche modo agire contro le leggi di natura, costui sarebbe al tempo stesso costretto ad ammettere che Dio può agire contro la sua stessa natura: cosa di cui nulla è più assurdo.
Dio è come il mare: sorregge chi gli si abbandona.
La gloria di colui che tutto move per l' universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove.
Sono gli uomini che hanno dissuaso Dio dall'esistere.
Credere in Dio è come accusare qualcuno senza prove.
Pochissima gente avrebbe un Dio se tanta gente non avesse fatto di tutto per dargliene uno.
Noi non conosciamo né l'esistenza né la natura di Dio, perché egli non ha né estensione né limiti. Ma per fede noi conosciamo la sua esistenza, nella gloria conosceremo la sua natura.