La vera povertà è meno una questione di reddito che una condizione mentale.
Ad alcuni giovani monaci che brontolavano per la povertà del cibo monastico il grande Antonio disse:- Ricordatevi che ci sono popoli interi il cui pane quotidiano è la fame!
Porca miseria, quella che l'ha accalappiato deve essere una con una classe irraggiungibile.
Solo per i miseri il mondo è miserabile, solo per i vuoti è vuoto.
Miseria e grandezza di questo mondo: non offre verità ma amori. Regna l'Assurdità e l'amore si perde.
Niente mi disgusta quanto le persone che provano un sentimento di fratellanza perché hanno scoperto, l'una nell'altra, la medesima bassezza. È una fratellanza viscida, alla quale non ambisco.
Frugalità è un eufemismo per definire la miseria.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
Ventre affamato non sente ragione.
L'uomo è grande poiché si riconosce miserabile. Un albero non si riconosce miserabile. Si è quindi miserabili perché ci si riconosce miserabili: ma è essere grandi riconoscere che si è miserabili.
La fame dà i cattivi consigli.