Cambiare opinione, o addirittura linea politica, è un segno di debolezza.— George Orwell
Cambiare opinione, o addirittura linea politica, è un segno di debolezza.
Quando si ha la pancia vuota non ci si pone altro problema che quello della pancia vuota. È quando ci lasciamo alle spalle lo sfruttamento e la dura fatica che cominciamo davvero a porci domande sul destino dell'uomo e sulle ragioni della sua esistenza.
La posizione secondo cui l'arte non dovrebbe aver niente a che fare con la politica è gia una posizione politica.
I santi andrebbero considerati colpevoli fino a che non ne venga comprovata l'innocenza.
Il risultato di questo lungo allenamento è che, mentre il borghese, entro certi limiti, si aspetta di ottenere ciò che desidera, l'operaio si sente sempre lo schiavo di una più o meno misteriosa autorità.
È importante capire che l'attuale russomania non è che un sintomo del generale indebolimento della tradizione liberale in Occidente.
Non basta trarre in salvo i deboli, ma dopo bisogna anche sorreggerli.
Diciassette anni di vita non forniscono una corazza abbastanza resistente contro la disperazione.
Osserva i tuoi nemici, perché scopriranno per primi i tuoi punti deboli.
I deboli non cedono mai il passo quando dovrebbero farlo.
La nostra forza matura dalla debolezza.
Non conviene che il debole abbia lingua audace.
Pesa la percezione del cattolicesimo come «religione debole» moralmente, viziata da un perdonismo e da un'inclinazione all'indulgenza che ne hanno sempre costituito la forza; e che invece ora le vengono rimproverate come difetti intollerabili.
Nessuno è tanto debole da non sperare di poter punire anche un uomo potentissimo: a nuocere siamo bravi tutti.
Chi ti offende o è più potente o è più debole di te: se è più debole, risparmialo, se è più potente, risparmia te stesso.
C'è bisogno di coraggio per lottare contro la forza, ma ne abbisogna ancora di più per ammettere la propria debolezza.