Forse non c'è tanto bisogno e quindi desiderio di essere amati quanto di essere capiti.— George Orwell
Forse non c'è tanto bisogno e quindi desiderio di essere amati quanto di essere capiti.
I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri.
I libri migliori sono proprio quelli che dicono quel che già sappiamo.
Poiché i nostri pensieri sono fatui, la lingua diventa sgradevole e sciatta, ma la trascuratezza della lingua favorisce a sua volta la tendenza ad avere fatui pensieri.
Sono nuovamente colpito dal fatto che un operaio, non appena fa carriera nei sindacati o si interessa alla politica laburista, diventa, lo voglia o no, un borghese. È così: combattendo la borghesia, ne assume l'aspetto.
La pubblicità è il rumore di un bastone in un secchio di rifiuti.
A volte quello che non capiamo ci cambia fino in fondo.
A quello che non capisci puoi dare qualsiasi significato.
Alle volte, coi libri di teologia e di filosofia, si fa una strenua fatica per capire che quanto si arriva a capire non valeva la pena di esser capito.
Non ci deve dolere di non essere capiti dalle persone ma di non capire.
Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.
Non capisce, ma non capisce con grande autorità e competenza.
Capisci come combattono e magari capirai chi sono.
Forse le cose spaventano quando non si capiscono, perché se non capisci non controlli.