Non ci deve dolere di non essere capiti dalle persone ma di non capire.
L'uomo saggio mangia senza ingozzarsi e vive senza grandi comodità. Egli è diligente in ciò che fa, prudente in ciò che dice e si sforza di correggersi tenendo a modello coloro che possiedono la Via. Così è l'uomo mosso da un vero desiderio di istruzione.
L'uomo saggio non è un utensile destinato a un solo uso.
L'uomo superiore è sicuro di sé senza essere arrogante; l'uomo dappoco è arrogante ma insicuro.
Studia il passato se desideri definire il futuro.
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.
A volte quello che non capiamo ci cambia fino in fondo.
Non capisce, ma non capisce con grande autorità e competenza.
Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.
Alle volte, coi libri di teologia e di filosofia, si fa una strenua fatica per capire che quanto si arriva a capire non valeva la pena di esser capito.
Forse le cose spaventano quando non si capiscono, perché se non capisci non controlli.
Capisci come combattono e magari capirai chi sono.
A quello che non capisci puoi dare qualsiasi significato.
Forse non c'è tanto bisogno e quindi desiderio di essere amati quanto di essere capiti.