L'uomo che è detestato a quarant'anni, lo resterà tutta la vita.— Confucio
L'uomo che è detestato a quarant'anni, lo resterà tutta la vita.
Guardatevi bene soprattutto dal cercare o disprezzare l'approvazione degli uomini, ma accogliete lodi e disprezzi con la medesima indifferenza.
Chi si modera di rado si perde.
Un fuoco a lungo celato diventa un incendio difficile a estinguere: un fuoco di cui appare la vampa, agevolmente si spegne. Più ruscelli uniti formano un fiume; più fili insiemi congiunti formano una corda, essa non si può romper che a stento.
Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille.
Allontanarsi dal mondo, restare sconosciuti e non avere rimpianti: a questo può arrivare solo l'uomo superiore.
Si ammette di avere quarant'anni soltanto dopo avere superato i cinquanta.
A vent'anni sei felice quando ti si alza, a settanta sei felice quando ti alzi tu.
L'uomo arriva come un novizio ad ogni età della vita.
Che età felice quando un uomo può essere inattivo impunemente.
La seconda età ci toglie l'entusiasmo della prima e non ci dà la rassegnazione della terza.
I quarant'anni sono la vecchiaia della giovinezza, ma i cinquant'anni sono la giovinezza della vecchiaia.
Un uomo può avere due volte vent'anni, senz'averne quaranta.
Non si è giovani dopo i quarant'anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età.
L'uomo di natura calma e serena sente appena il peso dell'età; ma per chi è di opposta natura sono un greve fardello così la giovinezza come la vecchiaia.
Il segreto è superare gli ottanta. Dopo è una passeggiata.