L'uomo che è detestato a quarant'anni, lo resterà tutta la vita.
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.
Fate il bene per se medesimo, senz'alcun motivo d'interesse personale; vi sarà resa la giustizia che meritate, godrete senza contrasto della reputazione di virtù e di sapienza, che si forma da se medesima in favore di quelli che così si governano senza parere di ambirla.
Fang Chi interrogò il Maestro sulla virtù dell'umanità. Il Maestro disse: "A casa essere rispettosi; nel trattare gli affari essere riverenti e nei rapporti con gli altri essere leali. Persino se si vive tra i barbari non si può rinunciare a queste qualità".
L'uomo saggio non è come un vaso o uno strumento che ha soltanto un impiego; è atto a tutto.
L'uomo saggio non ha mai due opinioni; l'uomo benevolente non si preoccupa mai; l'uomo coraggioso non ha mai paura.
Il giovane conosce il suo paziente, ma il vecchio ne conosce anche la famiglia, vivi e morti, su e giù per le generazioni.
Si ammette di avere quarant'anni soltanto dopo avere superato i cinquanta.
I sessant'anni sono quell'età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi.
Le delusioni dell'età matura seguono le illusioni della gioventù.
L'autoerotismo praticato da uomini sopra i cinquant'anni. Mogli imbruttite, scarsa capacità di tentare avventure, stimolazioni sessuali provenienti da un ambiente eccitante. Quello che un tempo era il problema dell'adolescenza divenuto il problema della maturità.
L'uomo giovane conosce le regole, ma il vecchio conosce le eccezioni.
Dopo una certa età ognuno è responsabile della sua faccia.
Si diventa giovani a sessant'anni. Sfortunatamente, è troppo tardi.
Chi numera gli anni fa conto con la morte.
I vent'anni sono più belli a quaranta che a venti.