Chi numera gli anni fa conto con la morte.— Giulio Cesare Croce
Chi numera gli anni fa conto con la morte.
Cavoli riscaldati né amore ritornato non fu mai buono.
A chi la va bene, par savio.
Chi dà il maneggio di casa alle donne, ha sempre il filiere all'uscio.
Chi dà pane ai cani d'altri, spesso vien latrato dai suoi.
L'uomo ha ogni anno un anno in più; la donna due di meno.
La gioventù ci faceva sognare; la maturità ci fa pensare; la vecchiaia ci farà sospirare.
Un uomo può avere due volte vent'anni, senz'averne quaranta.
Quando ci si preoccupa della propria età è un segno che non si hanno vere preoccupazioni.
L'età dell'uomo, vista dal di dentro, è eterna giovinezza.
Si diventa giovani a sessant'anni. Sfortunatamente, è troppo tardi.
Che me ne faccio di vent'anni in più se poi è già da cinquanta che non riesco a trovare nessuno che non mi faccia cadere le braccia dalla disperazione e dalla noia entro venti minuti?
Non si è giovani dopo i quarant'anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età.
L'ultima età della vita non è senza gioia a chi può darsi ragione del perché sia vissuto.
A vent'anni sei felice quando ti si alza, a settanta sei felice quando ti alzi tu.