Non posso considerare libero un essere che dentro di sé non nutra il desiderio di sciogliere i legami del linguaggio.
Nulla di più deprimente, per un uomo, della bruttezza di una donna, sulla quale la laidezza degli organi o dell'atto non risalti. La bellezza conta in primo luogo perché la bruttezza non può essere sciupata, laddove l'essenza dell'erotismo risiede appunto nella profanazione.
Il cadavere è lì, a fornire la prova della sorte che attende ogni uomo; il cadavere dimostra che l'uomo non può sfuggire, a lungo andare, alla violenza in agguato.
L'erotismo nel suo complesso è infrazione alla regola dei divieti: è un'attività umana. Ma benché abbia inizio laddove la bestia finisce, la bestialità ne rappresenta comunque la sostanza.
Il riso è il salto del possibile nell'impossibile.
Dove non v'è libertà non può esservi legalità.
Lasciate che la libertà regni. Il sole non tramonterà mai su una così gloriosa conquista umana.
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica.
La relazione tra la mia esperienza di imprenditore e quella di politico risiede in un'unica parola: libertà.
La libertà non consiste nell'avere un buon padrone, ma nel non averne affatto.
La libertà dell'uomo non è in grado di reggere tutto il peso della rivelazione di Dio.
Non sono tutti liberi quelli che si fan beffe delle loro catene.
Non si deve permettere agli uomini liberi di prendersi troppe libertà.
È commovente che quasi tutte le persone siano prigioniere di inutili paure. Le vediamo vivere sotto il peso di fardelli psicologici che le privano della libertà ancor più delle catene del prigioniero.
Meglio dormire libero in un letto scomodo che dormire prigioniero in un letto comodo.
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