L'ubriachezza è madre dell'allegria.— Giacomo Leopardi
L'ubriachezza è madre dell'allegria.
Oggi non può scegliere il cammino della virtù se non il pazzo, o il timido e vile, o il debole e misero.
Non v'è infelicità umana la quale non possa crescere. Bensì trovasi un termine a quello medesimo che si chiama felicità.
Niuno stato è così misero, il quale non possa peggiorare; e nessun mortale, per infelicissimo che sia, può consolarsi né vantarsi, dicendo essere in tanta infelicità, che ella non comporti accrescimento.
A conoscere perfettamente i pregi di un'opera perfetta o vicina alla perfezione, e capace veramente dell'immortalità, non basta essere assuefatto a scrivere, ma bisogna saperlo fare quasi così perfettamente come lo scrittore medesimo che hassi a giudicare.
La presente condizione dell'uomo, obbligandolo a vivere e pensare ed operare secondo ragione, e vietandogli di uccidersi, è contraddittoria. O il suicidio non è contro la morale sebben contro natura, o la nostra vita, essendo contro natura, è contro la morale. Questo no, dunque neppur quello.
La primavera è quando hai voglia di fischiare anche se hai una scarpa piena di fanghiglia.
L'allegria è l'ingrediente principale nel composto della salute.
Il segreto della mia comicità? La ribellione di fronte all'angoscia, alla tristezza e alla malinconia della vita.
Il miglior modo per stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro.
Spesso ci si rallegra di una puerilità ed è una cattiveria distruggere questa gioia che può rendere felice colui che la prova.
Nutre la mente soltanto ciò che la rallegra.
Il ponte si farà! E se non basta il ponte faremo un tunnel, perché un buco mette sempre allegria!
Gli errori sono allegri, la verità è infernale.
Mangiare carne senza allegria e musica, procura una cattiva digestione.