Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.— Giordano Bruno
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
L'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale.
La fede si richiede per l'instituzione di rozzi popoli che denno esser governati, e la demostrazione per gli contemplativi che sanno governar sé e gli altri.
L'uomo, senza l'argento ed oro, è come uccello senza piume, ché chi lo vuol prendere, sel prende, chi sel vuol mangiar, sel mangia.
L'intelletto primo e semplice, che in se stesso abbraccia ogni conoscenza, come l'unità abbraccia ogni numero, conosce dappertutto intero, come è dappertutto intero, senza distrazione e applicazione: poiché non ha l'oggetto fuori di sé, ma, come s'è detto, è esso stesso oggetto e conoscente.
La goccia scava la pietra, non due volte, ma cadendo continuamente. Così l'uomo diventa saggio leggendo non due volte, ma spesso.
I pensieri sono azioni.
L'autore instancabile di pensieri non per ciò è un pensatore: così come un macellaio di agnelli non può pretendere il titolo di assassino.
Se non si può pensare completamente un pensiero, a uno pare di perdere una parte del suo io, anzi quasi, come se fosse intimamente legato in qualche posto e se ne fosse tentato invano di liberare. Ogni pensiero è un possesso che bisogna conquistare all'universo, alla potenza che lo tiene stretto.
Il pensiero consola di tutto, a tutto rimedia. Se talvolta è lui a farvi del male, chiedetegli il rimedio relativo: lo avrà senz'altro.
Io ho prosperato sui miei pensieri.
Un pensiero colma l'immensità.
Il pensiero ha ciò che manca a una banalità per essere un pensiero.
Le opinioni si riproducono per divisione, i pensieri per germinazione.
Un pensiero è legittimo soltanto se si ha la sensazione di essere colti in flagrante plagio di sé stessi.
I propri pensieri non devono essere sempre necessariamente nuovi. Ma è facile che colui che ha un nuovo pensiero lo abbia da un altro.