Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
L'amor fa dovenir li vecchi pazzi, e gli giovani savii.
Amor, per cui tant'alto il ver discerno, Ch'apre le porte di diamante e nere, Per gli occhi entra il mio nume; e per vedere Nasce, vive, si nutre, ha regno eterno.
La Prudenza, rispose Giove, la quale deve essere vicina alla Veritade; perché questa non deve maneggiarsi, muoversi ed adoperarsi senza quella, e perché l'una senza la compagnia dell'altra non è possibile che mai profitte o vegna onorata.
Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna.
La santa asinità di ciò non cura; Ma con man gionte e 'n ginocchion vuol stare, Aspettando da Dio la sua ventura. Nessuna cosa dura, Eccetto il frutto de l'eterna requie, La qual ne done Dio dopo l'essequie.
I pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni: sempre più oscuri, più vani, più semplici di queste.
L'ebbrezza della creatività; la gioia della scoperta; la freschezza della novità; l'orgoglio della propria unicità; pensare un pensiero che nessuno ha mai pensato.
È abusivo approfittare di ciò che si pensa per disprezzare il pensiero.
Non divagare, ma in ogni impulso ad agire compi ciò che è giusto e in ogni pensiero serba intatta la tua facoltà percettiva.
Non c'è piacere più complesso del pensiero.
A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.
Si possono ripetere le azioni: i pensieri non ritornano mai identici.
La gente che trova le parole già pronte non sa che avrà i pensieri già fatti.
Il pensiero è il più grande nemico della perfezione.