Il pensiero è il più grande nemico della perfezione.
La vita non sopporta che ci si guardi troppo dentro.
Tutti gli uomini sono fratelli e perciò sanno troppe cose l'uno sul conto dell'altro.
È privilegio della prima gioventù vivere d'anticipo sul tempo a venire, in un flusso ininterrotto di belle speranze che non conosce soste o attimi di riflessione.
La vita, per essere piena e reale, deve contenere la preoccupazione del passato e dell'avvenire in ogni attimo del fuggevole presente; il lavoro quotidiano deve essere compiuto per la gloria dei trapassati e per il benessere dei posteri.
L'ultima cosa che una donna accetterà di scoprire nell'uomo che ama o dal quale soltanto dipende, è la mancanza di coraggio.
I miei pensieri mi dicono dove mi trovo, ma non mi indicano dove vado.
A leggere nel pensiero di certa gente si rischiano solo delusioni.
La gente che trova le parole già pronte non sa che avrà i pensieri già fatti.
Soltanto il pensiero vissuto ha valore.
Se due hanno un pensiero, esso non appartiene a quello che lo ha avuto prima, ma a quello che lo ha avuto meglio.
Il pensiero cerca il travestimento dell'arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.
Come ci sono sempre facce nuove, sebbene il contenuto degli uomini non vari molto, cosi devono esserci sempre nuove proposizioni con un simile materiale di pensiero.
Un pensiero colma l'immensità.
Il pensiero senza azione è una vana illusione, l'azione senza il pensiero uno sforzo vano.
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.