I pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni: sempre più oscuri, più vani, più semplici di queste.
Gli autori più spiritosi producono il sorriso più impercettibile.
Le cose buone ci dispiacciono, quando non ne siamo all'altezza.
Spesso nei rapporti tra noi e un'altra persona il giusto equilibrio dell'amicizia ritorna, se poniamo qualche granello di torto nel nostro piatto della bilancia.
Ci sono pavoni che nascondono la loro coda davanti a tutti; e questo lo chiamano fierezza.
Se un uomo ha una fede robusta può indulgere al lusso dello scetticismo.
Il pensiero ha ciò che manca a una banalità per essere un pensiero.
La manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza; è l'attitudine a discernere il bene dal male, il bello dal brutto.
Le erezioni del pensiero sono come quelle del corpo: non seguono la nostra volontà!
Secondo le più recenti ricerche il subconscio sembra essere una specie di ghetto dei pensieri. Ora molti di essi hanno nostalgia di casa.
Il pensiero cerca il travestimento dell'arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.
Cambia pensiero e il mondo intorno a te cambia.
Non c'è piacere più complesso del pensiero.
A leggere nel pensiero di certa gente si rischiano solo delusioni.
Si possono ripetere le azioni: i pensieri non ritornano mai identici.
All'uomo è stata data la parola non perché manifesti i suoi pensieri o li nasconda, ma perché li giustifichi.
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