Nei nostri pensieri ha molta più parte la volontà che l'intelligenza.
Ogni epoca ha il proprio sentimentalismo, il suo modo di esagerare certi strati della sensibilità. Il sentimentalismo d'oggi è egoista e disamorato; amplifica non i sentimenti d'amore ma il sentimento del proprio io.
Pochissimi sono coloro che hanno veramente voluto, anche un attimo solo della loro vita, o veramente amato.
Dio ha detto: Io ero un tesoro che nessuno conosceva e volli essere riconosciuto. Allora creai l'uomo.
I caratteri semplici, non i complessi, sono difficili da capire.
Lasciare una donna amata è segno si fantasia esaurita.
I nostri pensieri sono le ombre delle nostre azioni.
Anche i propri pensieri non è possibile restituirli completamente in parole.
Il nostro pensiero è ancora più variabile della nostra vista, e tutti gli altri sensi e facoltà contribuiscono a questo cambiamento, né esiste forse un solo potere dell'anima che resti identico, senza alterazione, un momento.
È abusivo approfittare di ciò che si pensa per disprezzare il pensiero.
Cambia pensiero e il mondo intorno a te cambia.
Il primo dovere di ogni pensiero è quello di affrontare il groviglio di valori e disvalori di cui s'intesse, nella sua grandezza e nel suo cinismo, la storia. La semplificazione ottiene l'effetto opposto.
La chiave di ogni uomo è il suo pensiero.
Soltanto il pensiero vissuto ha valore.
Il pensiero successivo è immancabilmente più saggio.
La vera vita del pensiero dura soltanto fino al confine delle parole: oltre il pensiero muore.