Le guerre finiscono. L'odio dura per sempre.— Giorgio Faletti
Le guerre finiscono. L'odio dura per sempre.
La fortuna, la fiducia, l'amore: tutta roba cieca. Poi, quando si è costretti ad aprire gli occhi, ci si accorge di come in realtà va il mondo.
Ci si abitua a tutto, al peggio come al meglio.
Nessuno resta quello che è quando gli portano via tutto.
La morte era l'unica certezza che era dato possedere, una certezza che stava appoggiata come un grande uccello bianco sulla spalla di ogni uomo.
Il tragico mistero buffo della vita era poi in fondo solo quello: continuare a inseguire qualcuno che non ci ama, inseguiti da qualcuno che non amiamo.
Non ho mai odiato un uomo a tal punto da restituirgli i gioielli ricevuti in regalo.
Bisogna volere bene come se un giorno si dovesse arrivare a odiare.
È proprio della natura umana odiare colui al quale si è recato danno.
Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'arrivo del sole.
Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che sta dentro di noi.
Io so che l'odio come l'ira hanno la loro funzione nello sviluppo della società, perché l'odio dà la forza e l'ira sprona al mutamento.
L'odio come impulso non è cattivo, vuole costringerci a liberarci dell'altro e a crearci uno spazio nostro, nel quale possiamo vivere.
L'ira è un'erbaccia, l'odio è l'albero.
L'odio e la rabbia sono il più grande veleno della felicità d'uno spirito buono.
Amo il tradimento, ma odio il traditore.