Il mondo intero stava scontando la sua follia.— Giorgio Faletti
Il mondo intero stava scontando la sua follia.
Certe abitudini sono dure da perdere. Il corpo a volte ci tradisce non solo dimenticando, ma anche conservando intatte le sue memorie.
Talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
Essi non erano che spruzzi di colori su un muro bianco, volti e parole da dimenticare con la stessa disinvoltura con cui cercavano di farsi notare.
Il presente a volte può essere un pessimo ambiente se arredato con i residui di un passato difficile da dimenticare.
Dovevo uscire da quello che lei era stata e da quello che gli aveva fatto. Non si meritava la sua sofferenza e meno che meno la sua pazzia, sa pazzo fosse diventato, se già non lo era.
Chi vive senza follia non è così savio come crede.
La follia è molto rara negli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.
Quale momento della vita non sarebbe triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso, senza il piacere, e cioè senza un pizzico di follia?
La vera vertigine è l'assenza di follia.
Il folle è un morto che cammina e che respira. Se uccide lo fa senza disperazione, forse per stizza, è un cadavere che uccide. La follia ha già superato la disperazione e per questo vive senza vivere, vive da morta e, se uccide, uccide già morta.
La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda.
Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia.
Se un uomo fosse tanto furbo da poter nascondere di essere pazzo, potrebbe far impazzire tutto il mondo.
Le idee folli e squilibrate hanno la fastidiosa tendenza a diffondersi e radicarsi.
L'arte può rappresentare la follia, ma soprattutto l'arte presenta la follia.