Nessuno resta quello che è quando gli portano via tutto.
Le cose non sono così semplici. Non lo sono mai state. Scegliere la strada più facile è solo un modo un poco più onorevole per fuggire.
Cerca di essere te stesso e non la tua ombra o te ne andrai senza sapere che cos'è la vita.
L'amicizia è come l'amore. Non la si può riprodurre a comando. Ma quando passa, o quando la distruggiamo, lascia un grande senso di vuoto.
A volte non è concesso scegliere, nella vita. L'unica cosa concessa è quella di decidere con chi spartire la gabbia.
Il tempo è un naufragio e solo quello che vale davvero torna a galla.
Talvolta, durante una discussione o un litigio, occorre saper perdere subito per farlo con eleganza. Così nel sumo, se per vincere a tutti i costi si ricorre all'imbroglio, si è peggio che perdenti, si è al tempo stesso sconfitti e indegni.
Non importa se si perde la partita, ma conta come la si perde e in che modo mutiamo noi a causa di questa sconfitta, e poi conta quel che ne ricaviamo, qualcosa che prima non avevamo e che potremo applicare ad altre partite. Perdere è in questo caso vincere.
La perdita di cui non ci si avvede non è una perdita.
Quando perdi, non perdere la lezione.
Talvolta il miglior guadagno è nel perdere.
Perdere se stessi. Una volta che si sia trovato se stesso, bisogna essere capace di tempo in tempo di perdersi e poi di ritrovarsi: presupposto che si sia un pensatore. A questo è infatti dannoso essere legato sempre a una stessa cosa.
Nessun uomo può perdere ciò che non ha mai avuto.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Una perdita che non si conosce è una perdita totale.