Non si può servire meglio il Verbo che tacendo e ascoltando.— Giovanni Taulero
Non si può servire meglio il Verbo che tacendo e ascoltando.
Quando due persone si rivedono dopo molti anni dovrebbero sedersi l'una di fronte all'altra e non dirsi niente per ore ed ore, affinché con il favore del silenzio la costernazione possa assaporare se stessa.
Dall'albero del silenzio pende il suo frutto, la pace.
La solitudine è indipendenza: l'avevo desiderata e me l'ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.
Le persone più silenziose sono di solito quelle che hanno la più alta opinione di sé.
Silenzio come pienezza, non povertà. Dal silenzio nasce sia l'attesa che l'appagamento.
Sigilla i discorsi con il silenzio, e il silenzio con il momento opportuno.
Preferisco il silenzio ora: sono stanco di questo mondo, di questa gente, di essere invischiato nel groviglio delle loro vite.
Solo il silenzio è grande; tutto il resto è debolezza.
Di fatto, ogni silenzio consiste nella rete di rumori minuti che l'avvolge: il silenzio dell'isola si staccava da quello del calmo mare circostante perché era percorso da fruscii vegetali, da versi d'uccelli o da un improvviso frullo d'ali.
Di là dal vetro il silenzio, l'immobilità assoluta, la pace.