Al servo pazienza, al padrone prudenza.— Giovanni Verga
Al servo pazienza, al padrone prudenza.
Amare la vicina è un gran vantaggio, si vede spesso e non si fa viaggio.
I poveretti sono come le pecore, vanno sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri.
Mare crespo, vento fresco.
Siamo degli umili fiorellini avezzi alla dolce tutela della stufa, che l'aria libera uccide.
Chi ha carico di casa non può dormire quando vuole.
Bisogna avere molta pazienza per apprendere ad essere pazienti.
Avete superato le due prove più dure del cammino spirituale: la pazienza di aspettare il momento giusto e il coraggio di non provare delusione di fronte a ciò che avete visto.
Sono straordinariamente paziente, purché alla fine possa fare quello che volevo.
I periodi torbidi e avversi in genere portano maggiore beneficio di quelli apparentemente vivi e prosperi. Occorre aver pazienza, non esercitare la ragione. Bisogna spingere le radici più in profondità, non scuotere i rami.
Ciò di cui abbiamo bisogno è una tazza di comprensione, un barile di amore e un oceano di pazienza.
La forza dell'anima cresce e si rafforza nella misura, quando si resiste al disagio con pazienza.
La pazienza è la virtù di chi ha tempo da perdere.
Abbi pazienza in tutte le cose, ma principalmente abbi pazienza con te stesso.
Sostenendo la pratica della pazienza si assume una posizione ferma nei confronti delle avversità.
Per qualsiasi cosa valga la pena di avere si deve pagare un prezzo; e il prezzo è sempre lavoro, pazienza, amore, autosacrificio. Nessuna banconota, nessuna cambiale, ma l'oro del vero servizio.