Le parole hanno il valore che dà loro chi le ascolta.
La roba vuol stare con chi sa tenerla e non la sciupa.
Chi fa credenza senza pegno, perde l'amico, la roba e l'ingegno.
I poveretti sono come le pecore, vanno sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri.
Anche il lupo allorché capita affamato in una mandra, non pensa a riempirsi il ventre, e sgozza dalla rabbia.
Chi non sa l'arte chiuda bottega, e chi non sa nuotare che si anneghi.
Nelle teorie del «capitale umano», la quantità di persone diplomate e laureate diventa un fattore economico primario e imprescindibile.
Il valore senza avversario ristagna.
Quando la mano si perfeziona in un lavoro scelto spontaneamente, e nasce la volontà di riuscire, di superare un ostacolo, la coscienza si arricchisce di qualcosa di ben diverso da una semplice cognizione: è la coscienza del proprio valore.
Ciascuno di noi, da solo, non vale nulla.
E' giusto che tutti aspirino a qualcosa di più, ma allo stesso tempo che a noi si riconosca il valore delle nostre azioni.
Le persone danno valore a qualcosa solo quando si trovano a dubitare se riusciranno a ottenerlo.
Questa generazione non ha più corone da elargire: il suo plauso si è ormai prostituito né ha valore alcuno il suo biasimo.
Quanto vali non può essere verificato dagli altri. Vali perché tu lo dici. Se tieni conto dell'altrui stima per sapere quanto vali, quella è, appunto, una stima altrui.
Il valore di un uomo si misura dalle poche cose che crea non dai molti beni che accumula.
Il valore di un uomo è, come per tutte le altre cose, il suo prezzo, cioè quanto si darebbe per l'uso del suo potere.