Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente.— Giovanni Verga
Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente.
Fa il mestiere che sai, che se non arricchisci camperai.
I pesci del mare son destinati a chi se l'ha da mangiare.
Chi fa credenza senza pegno, perde l'amico, la roba e l'ingegno.
Ventre affamato non sente ragione.
Siamo degli umili fiorellini avezzi alla dolce tutela della stufa, che l'aria libera uccide.
Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo.
Lascia che il vento soffi, foglia, e non restare attaccata al tuo ramo. Tu sei solo la veste, non il corpo.
Il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s'accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d'altre terre.
Non mi importa delle raffiche del vento e dei colpi dell'onda, ciò è molto meglio che passeggiare oziosi in un giardino.
Solleticata da venti sottili come da vini frizzanti,la mia anima starnutisce, - starnutisce e grida a se stessa giubilante:Salute!
Nell'amara radice del cuore, sento il vento d'autunno.
Quali dal vento le gonfiate vele caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca, tal cadde a terra la fiera crudele.
All'uscita dalla baia il vento è solo forza, sbriciola onde e infradicia le barbe.
Vento. Aria che ha fretta.
Non fischiare al vento se non vuoi che soffi.