Mare crespo, vento fresco.— Giovanni Verga
Mare crespo, vento fresco.
Nella stessa casa suocera e nuora insieme ci stanno proprio come due mule selvaggie alla stessa mangiatoia.
La fame fa uscire il lupo dal bosco.
Cane affamato non teme bastone.
Chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore.
I venti che soffiano attraverso il vasto cielo in questi monti, i venti che spazzano dal Canada al Messico, dal Pacifico all'Atlantico - hanno sempre soffiato su uomini liberi.
Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente.
Dobbiamo liberarci dalla speranza che il mare esisterà per sempre. Dobbiamo imparare a navigare nel vento.
L'amore è fatto di pioggia. Solo il vento sa quando e dove può arrivare.
Perché amava tanto i temporali, perché lo eccitava il rumore delle porte spalancate dal vento e delle folate di pioggia che spazzavano violentemente le scale di casa?
Non vada un picciol legno a contrastar col vento,a provocar lo sdegno d'un procelloso mar.
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda. L'alta marea cancellerà l'impronta e al vento svanirà la schiuma. Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Puoi spegnere una candela, ma non puoi spegnere un fuoco, quando la fiamma inizia ad attecchire, il vento la farà aumentare.
Quando non tira vento anche il galletto in cima al campanile manifesta del carattere.
Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo anche la brezza sarà preziosa.