I Verdi sono come i cocomeri: verdi fuori ma rossi dentro.— Giulio Andreotti
I Verdi sono come i cocomeri: verdi fuori ma rossi dentro.
Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.
Il potere logora chi non ce l'ha.
Siamo tutti eguali dinanzi al dentista, ma non tutti i dentisti sono uguali tra loro.
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si indovina.
La lealtà è molto importante, perché quando si sa che di uno ci si può fidare, allora si ha un legame straordinariamente fecondo.
Il dipingere è meraviglioso, rende più allegri e più pazienti. Dopo non si hanno le dita nere come quando si scrive, ma rosse e blu.
Feroci atti sveglia! Non per collera non per rovina o la rossa aurora.
Un valzer di vento e di paglia, la morte contadina, che risale le risaie fa il verso delle rane e puntuale arriva sulle aie bianche, come le falciatrici a cottimo.
Mai dare limite alla provvidenza. Soprattutto a quella rossa.
Cappuccetto rosso? Cappuccetto rosso? Su, apri la porta. Su, apri! Non hai sentito il mio toc, toc, toc? Allora vuoi che soffi? Vuoi che faccio puff? Allora devo aprirla io la porta? Sono il lupo cattivo!
Il vero colore della vita è quello del corpo, il colore del rosso nascosto, il rosso implicito e non esplicito del cuore che vive e dei suoi battiti. E' il colore umile del sangue inedito.
Ti imbottiamo di morfina finché non t'esce dagli occhi. E ci andrai sculettando sul tappeto rosso.
Quando ho visto per la prima volta nel 1952 i pescatori di perle yemeniti nel Mar Rosso ho capito che per fare film sul mare bisognava parlare dell'uomo.
Maledizione, pensai, com'è sleale il rossore!
Gli dei sono esseri egoisti che vanno su e giù con piccoli mantelli rossi e non condividono il potere con l'umanità!