La preghiera è guarigione: non dal male, ma dalla disperazione.— Giuseppe Pontiggia
La preghiera è guarigione: non dal male, ma dalla disperazione.
Soldati. Operatori di pace.
Chi si accontenta non gode.
Riconoscere la diversità non è razzismo. È un dovere che abbiamo tutti. Il razzismo però deduce dalla diversità degli altri uomini la diversità dei diritti. Noi invece pensiamo che i diritti siano gli stessi per tutti gli uomini.
L'occhio che la cultura dovrebbe modificare nei confronti del disabile dovrebbe indurci a considerare il disabile non con commiserazione o come un diverso ma con solidarietà, come un compagno di viaggio, certamente sfortunato in certe forme di handicap, ma non estraneo alla nostra esperienza.
Tutte le volte che osservo forme di tradimento 'trionfale' ho un senso profondo di frustrazione e di inganno. E questo anche in campo politico o nella vita civile e culturale. Quando vedo non tanto il peccato (siamo tutti peccatori), ma il trionfo del peccato, provo un grande fastidio.
La gente del ceto medio è disperata ormai e ciò può portare un uomo a crollare.
Ma: la terribile parola della disperazione.
Quando la disperazione più nera e lo scoramento vengono scalzati dalla percezione lancinante dell'orrore, in nostro soccorso sopraggiunge l'oppio assurdo dell'ottimismo.
Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere.
Noi vediamo molti che stanno combattendo contro le avversità che sono felici, e molti sebbene abbondino nella ricchezza, che sono disperati.
Ma che paese è questo dove gli unici che hanno ancora qualche speranza vengono chiamati disperati?
Il suo sconforto aveva un'aria teatrale, come capita spesso quando lo sconforto è autentico.
Molte persone non pregano, supplicano soltanto.
Pazienza. Forma minore di disperazione, travestita da nobile virtù.
Anche le cose tristi passavano, anche i dolori, le disperazioni, come le gioie, impallidivano, perdevano la loro profondità e il loro valore, fin che veniva un momento in cui non ci si poteva più ricordare cos'era stato a far tanto male. Anche i dolori sfiorivano ed appassivano.