M'illumino d'immenso.
La morte si sconta vivendo.
Il vero amore è una quiete accesa.
Sei comparsa al portone in un vestito rosso per dirmi che sei fuoco che consuma e riaccende.
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.
Non mi lasciare, resta, sofferenza!
Luce luce lontana più bassa delle stelle sarà la stessa mano che ti accende e ti spegne.
Quello che vorrei dipingere è la luce del sole sulla parete di una casa.
È l'ora in cui le cose perdono la consistenza d'ombra che le ha accompagnate nella notte e riacquistano poco a poco i colori, ma intanto attraversano come un limbo incerto, appena sfiorate e quasi alonate dalla luce: l'ora in cui meno si è sicuri dell'esistenza del mondo.
È finita la notte. Spegni la lampada fumante nell'angolo della stanza. Sul cielo d'oriente è fiorita la luce dell'universo: è un giorno lieto. Sono destinati a conoscersi tutti coloro che cammineranno per strade simili.
Chi non ha luce in viso, non diventerà mai una stella.
Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere.
Quando c'è la luce è più facile tenere lontane le cose. Quando si fa buio arrivano tutte insieme.
Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri.
C'è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.
Chi non ha luce in viso, mai potrà essere stella.