A misura che avanziamo nel tragico, il senso del tragico diminuisce.— Guido Ceronetti
A misura che avanziamo nel tragico, il senso del tragico diminuisce.
La cosa peggiore degli alberghi è la mollezza dei letti. Le reti sono flaccide come trippa, la colonna vertebrale ne esce arcuata.
Meglio chi mangia carne seicento volte l'anno di chi la mangia, tanto per consentire, una volta la settimana: nel carnivorismo cieco, totale, tigresco, c'è una specie di innocenza, è materia che divora se stessa; in quello sporadico c'è l'uomo e la sua colpa.
La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX che carnivorizzò l'Europa. Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è per lo più un'angosciata abitudine dei vecchi.
Per il medico ci sono infinite opportunità di abbreviare o troncare una pena senza speranza, e c'è anche il trapanante dovere di non trascurarle.
La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi.
Una tragedia perfetta è il più nobile prodotto della natura umana.
Ogni donna diventa come sua madre. Questa è la sua tragedia. Nessun uomo diventa come sua madre. Questa è la sua tragedia.
Tutte le tragedie che si possono immaginare si riassumono in una sola e unica tragedia: il trascorrere del tempo.
Vi è qualcosa di infinitamente meschino nelle tragedie degli altri.
La tragedia della vita è ciò che muore dentro un uomo, mentr'egli è ancora vivo.
Abbiamo l'abitudine di parlare come se le tragedie si svolgessero nel vuoto: ma chi le condiziona è lo sfondo.
La tragedia consiste in questo: che l'albero non si piega ma si spezza.
Il tragico è l'elemento costitutivo dell'uomo.
A questo mondo ci sono due sole tragedie: una è non ottenere quello che si vuole, l'altra è ottenerlo. La seconda è molto peggiore; la seconda sì è una vera tragedia!