A misura che avanziamo nel tragico, il senso del tragico diminuisce.
L'utero, come la ruota, è un'invenzione molto semplice e non povera di conseguenze.
Se denaro è simbolo di escrementi, l'avarizia non è che una forma di coprofagia.
Quel che non bisogna assolutamente che i figli sappiano, è che li si è fatti nascere.
Se l'aborto è omicidio, avrà almeno l'attenuante della legittima difesa.
Forse è per via dello zolfo contenuto e soffiato via dagli intestini, che si è pensato allo zolfo come emanazione del Diavolo e odore caratteristico dell'Inferno.
La tragedia consiste in questo: che l'albero non si piega ma si spezza.
Abbiamo l'abitudine di parlare come se le tragedie si svolgessero nel vuoto: ma chi le condiziona è lo sfondo.
Una tragedia perfetta è il più nobile prodotto della natura umana.
Il tragico è l'elemento costitutivo dell'uomo.
Ci sono due tragedie nella vita. Una è perdere ciò che è il più caro desiderio del nostro cuore; l'altra è ottenerlo.
Vi è qualcosa di infinitamente meschino nelle tragedie degli altri.
A questo mondo ci sono due sole tragedie: una è non ottenere quello che si vuole, l'altra è ottenerlo. La seconda è molto peggiore; la seconda sì è una vera tragedia!
Tutte le tragedie che si possono immaginare si riassumono in una sola e unica tragedia: il trascorrere del tempo.
Il mondo rise sempre delle sue tragedie, perché non vi era altro mezzo per sopportarle. Di conseguenza, quelle questioni che il mondo ha trattato seriamente, appartengono al lato comico della vita.