La frase di Guy de Maupassant riflette una profonda consapevolezza sul pericolo intrinseco nell'essere travolti da un amore intenso e possessivo. Questa affermazione suggerisce che quando l'amore è dominato dalla passione senza limiti, può diventare distruttivo non solo verso gli altri ma anche su se stesse chi lo prova in modo esclusivamente violento o disperatamente posseduto da esso. De Maupassant sembra avvertire che un amore così intenso e compulsivo finisce per consumarci, sfociando spesso nel lutto di sé. L'idea è quella il trasporto emotivo estremizzato non solo può essere dannoso in termini relazionali ma anche a livello interno personale. Inoltre sottolinea come un amore che domina la propria esistenza, riducendola all'intrico di una passione senza equilibrio e limitazioni realizzative o emotive autentiche può essere letalmente insostenibile.