L'idea del futuro è più feconda del futuro stesso.
Ci sono cose che l'intelligenza è capace di cercare, ma che, da sola, non troverà mai.
La verità è che la memoria non consiste affatto nelle nostre regressioni dal presente al passato, ma nel fare progressi dal passato al presente.
Gli strumenti della mente diventano ceppi, quando l'ambiente che li ha resi necessari ha cessato di esistere.
Il presente è il limite indivisibile che separa il passato dall'avvenire.
La nostra vita è fatta di risparmi, pensiamo sempre che ci sarà un momento migliore, che varrà la pena di vivere, che le cose cambieranno.
Il mondo è pieno di gente la cui nozione di un soddisfacente futuro è, nei fatti, un ritorno ad un passato idealizzato.
Il miglior profeta del futuro è il passato.
Il futuro appartiene alla non-violenza, alla conciliazione delle diverse culture. È questa la via che l'umanità dovrà seguire per superare la sua prossima tappa.
Ecco come non fare carriera: perdere la ragazza; piantare l'università; lavorare in un negozio di dischi; restare nei negozi di dischi per il resto della vita.
Essere il primo, il più bravo, fare cose che gli altri non fanno significa controllare il futuro, prevenire il futuro, influenzare il futuro.
Se la gente conoscesse la storia della propria vita, quanti sceglierebbero di viverla? La gente si preoccupa del futuro. Ma non c'è futuro. Ogni giorno è fatto dei giorni che l'hanno preceduto. Anche il mondo deve essere sorpreso per come ogni giorno si mettono le cose. Forse perfino Dio.
Il futuro appartiene a coloro che si preparano per esso oggi.
Il problema ai nostri tempi è che il futuro non è come è sempre stato.
Solo conoscendo il futuro puoi cambiare il presente.