Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione.— Henri Matisse
Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione.
Oggetto della pittura non è più descrivere la storia poiché la si trova nei libri. Noi ne abbiamo un concetto più alto. Con la pittura l'artista esprime le proprie visioni interiori.
Non c'è niente di più difficile per un pittore veramente creativo del dipingere una rosa, perché prima di tutto deve dimenticare tutte le altre rose che sono state dipinte.
Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.
Io non dipingo cose, ma soltanto i rapporti che le collegano.
Il colore bianco è veleno per un quadro: usatelo solo per i dettagli luminosi.
Non c'è blu senza il giallo e senza l'arancione.
Gli arcobaleni d'altri mondi hanno colori che non so. Lungo i ruscelli d'altri mondi nascono fiori che non ho.
Il colore come è da noi percepito è una funzione di tre variabili indipendenti; io credo che almeno tre siano sufficienti, ma il tempo mostrerà se avrò avuto ragione.
I profumi, i colori e i suoni si rispondono.
C'è una parte di mondo... che pensa a che colore mettere in cucina.
Il buio e l'attesa hanno lo stesso colore.
Il colore è l'espressione di una virtù nascosta.
Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irresolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del mio respiro.