La pubblicità è la menzogna legalizzata.— Herbert George Wells
La pubblicità è la menzogna legalizzata.
La storia del genere umano diventa sempre più una gara fra l'istruzione e la catastrofe.
Con gli anni la moralità in genere migliora, quel che lascia a desiderare è l'immoralità.
Suppongo che il suicida mentre appoggia alla tempia la canna della pistola provi per ciò che succederà l'attimo seguente quello che in quel momento provai io: un sentimento di curiosità.
Pubblicità. L'arte d'insegnare alla gente a desiderare determinate cose.
L'umanità crea, o produce, o tollera tutto ciò che l'affligge.
La moderna Cappuccetto Rosso, allevata a suon di pubblicità, non ha nulla in contrario a lasciarsi mangiare dal lupo.
La pubblicità ha soltanto una ragione d'essere: quella di agganciare la curiosità del pubblico con la massima originalità, la massima sintesi, il massimo dinamismo, la massima simultaneità e la massima portata mondiale.
Anche Dio crede nella pubblicità; infatti ha messo campane in ognuna delle sue chiese.
La pubblicità e Hollywood tentano costantemente di penetrare l'inconscio di un vasto pubblico, non per capirne le menti, ma per imporre determinati sogni collettivi e sfruttarli a fini di lucro.
Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l'orologio per risparmiare il tempo.
Tutto è pubblicità. Anche la cultura in TV si trasforma in spot.
Molte cose piccole sono diventate grandi con un appropriato uso della pubblicità.
Ci sono enormi bilanci pubblicitari solo quando non c'è nessuna differenza tra i prodotti. Se i prodotti fossero davvero diversi, la gente comprerebbe quello migliore.
Esiste una vita al di fuori dei cartelloni pubblicitari.