La pubblicità è la menzogna legalizzata.
Questo è sempre stato il destino dell'energia nei tempi di pace: avvicinarsi all'arte e all'erotismo per poi languire e spegnersi.
Il crimine e le vite scellerate sono la misura del fallimento di uno Stato, ogni crimine alla fine è il crimine della comunità.
Con gli anni la moralità in genere migliora, quel che lascia a desiderare è l'immoralità.
Il futuro è una gara, una gara tra l'istruzione e la catastrofe.
Esiste una vita al di fuori dei cartelloni pubblicitari.
A forza di chiamare questa cosa la mia vita finirò per crederci. È il principio della pubblicità.
La pubblicità ci fa desiderare quello che non abbiamo e disprezzare quello che già abbiamo. Crea incessantemente l'insoddisfazione e la tensione del desiderio frustrato.
La pubblicità fa più danni della pornografia perché unisce l'inutile al dilettevole.
La pubblicità è l'anima del commercio.
La pubblicità è il commercio dell'anima.
La pubblicità è un prezioso fattore commerciale: è il modo più economico per vendere merci, soprattutto se non valgono niente.
La pubblicità è vecchia come il mondo. Infatti, come tutti sanno, cominciò il serpente a decantare a Eva le virtù della sua frutta.
Molte cose piccole sono diventate grandi con un appropriato uso della pubblicità.
La pubblicità insegna alla gente a non fidarsi del proprio giudizio. La pubblicità insegna alla gente a essere stupida.