A forza di chiamare questa cosa la mia vita finirò per crederci. È il principio della pubblicità.— Samuel Beckett
A forza di chiamare questa cosa la mia vita finirò per crederci. È il principio della pubblicità.
Niente è più reale del niente.
Niente è di più ridicolo della disgrazia, altrui naturalmente.
Il sole risplende: non ha altra scelta, nulla di nuovo.
Tutte le arti si assomigliano - un tentativo per riempire gli spazi vuoti.
La massima originalità, la massima sintesi, il massimo dinamismo, la massima simultaneità e la massima portata mondiale. Ecco che cos'è la pubblicità.
La pubblicità ci fa desiderare quello che non abbiamo e disprezzare quello che già abbiamo. Crea incessantemente l'insoddisfazione e la tensione del desiderio frustrato.
Anche Dio crede nella pubblicità; infatti ha messo campane in ognuna delle sue chiese.
La pubblicità è il rumore di un bastone in un secchio di rifiuti.
La pubblicità è la menzogna legalizzata.
La pubblicità è l'anima del commercio.
Molte cose piccole sono diventate grandi con un appropriato uso della pubblicità.
Ci sono enormi bilanci pubblicitari solo quando non c'è nessuna differenza tra i prodotti. Se i prodotti fossero davvero diversi, la gente comprerebbe quello migliore.
Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l'orologio per risparmiare il tempo.