Le idee si assomigliano in modo incredibile, quando si conoscono.
Il sole risplende: non ha altra scelta, nulla di nuovo.
La vita, si direbbe, è fatta di recidive e anche la morte dev'essere una specie di recidiva.
La morte mi deve scambiare per qualcun altro.
Le donne sono straordinarie con la loro mania di far dormire gli altri nel modo in cui loro gli rifanno il letto.
Un'idea che non trova posto a sedere è capace di fare la rivoluzione.
Lottare per un'idea senza avere un'idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare.
Il fatto che un uomo si immola per un'idea, non prova punto che essa sia vera.
Un'idea innaffiata dal sangue dei martiri non è detto che sia meno stupida di un'altra.
Un'idea che non sia pericolosa, è indegna di chiamarsi idea.
L'idea vive tutta nello sforzo che facciamo per intenderla, vive cioè quando non esiste ancora. Perciò in ogni idea persistono sempre zone d'ombra, irresolute. L'idea perfettamente chiara, perfettamente compresa, è un'idea morta.
Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.
Le idee sono come vicini in visita di cortesia che bussano alla nostra testa. Qualche volta non c'è nessuno. Altre volte ci sorprendono quando siamo in mutande e non abbiamo nessuna voglia di aprire.
Quell'uomo è di maggior genio che può avere un maggior numero di idee semplici presenti alla mente e distribuire sopra un maggior numero il suo interesse.