È tanto bello appartenere a una donna, darsi a lei, non è la stessa cosa che tu chiami 'essere innamorati', e che è un pochino schernirsi. Non è da schernire. Per me è la via che conduce alla vita, al senso della vita.
— Hermann Hesse
1
La nostra interpretazione
Viene descritta un’esperienza affettiva che va oltre l’innamoramento inteso come semplice trasporto emotivo o infatuazione passeggera. Non si parla di una passione superficiale, né di un sentimento da esibire o da ridurre a gioco sentimentale. L’accento è posto sull’appartenenza reciproca, sul gesto consapevole di donarsi a un’altra persona, riconoscendole un ruolo centrale nella propria esistenza. Questo atto di affidarsi non è visto come debolezza o motivo di derisione, ma come una scelta seria, quasi sacra, che offre alla vita una direzione e un significato. L’amore diventa così un cammino, una via di maturazione interiore, in cui la relazione con l’altro illumina la comprensione di sé e del mondo. Non si tratta di idealizzare l’altro, ma di riconoscere che nel legame autentico si apre una possibilità di pienezza, di senso e di verità che nessuna solitudine, per quanto orgogliosa, può eguagliare. L’idea di ‘appartenere’ non indica possesso, ma affidamento reciproco e responsabilità profonda.