Finché l'uomo resta un animale, vive per il combattimento, a spese degli altri, teme e odia il prossimo. La vita, quindi, è guerra.
— Hermann Hesse
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La nostra interpretazione
Hermann Hesse offre una profonda riflessione sulle dinamiche sociali e l'essenza stessa dell'esistenza umana. La sua affermazione sottolinea come la naturale condizione di animalità nell'uomo possa portare ad un esistente conflittuale, dove ogni individuo è spinto in una perpetua competizione con gli altri per il controllo e l'egemonia. In questa visione, le relazioni interpersonali sono intrise di timori reciproci ed ostilità, rendendo la vita stessa un continuo stato di guerra. Tuttavia, Hesse sembra anche suggerire che superare questo stato animalesco potrebbe essere il primo passo verso una forma più evoluta e pacifica dell'esistenza umana.