Tutto diventa un po' diverso appena lo si dice a voce alta.— Hermann Hesse
Tutto diventa un po' diverso appena lo si dice a voce alta.
Non posso fissare il mio amore, non posso amare una cosa sola o una sola donna, ma devo amare in generale la vita e l'amore.
Gli uomini di carattere hanno facilmente la peggio nella storia sacra.
Viviamo forse noi uomini per abolire la morte? No, viviamo per temerla e poi amarla e appunto per amor suo questo nostro po' di vita arde talvolta di luce così bella per qualche istante.
In fondo che cosa voglio da ogni giornata se non un'atmosfera, un colore proprio ad essa e, se riesce, un canto?
È tanto bello appartenere a una donna, darsi a lei, non è la stessa cosa che tu chiami 'essere innamorati', e che è un pochino schernirsi. Non è da schernire. Per me è la via che conduce alla vita, al senso della vita.
La voce dell'opera si è fermata con la Callas, una perfezionista, nel senso che perfezionava i suoi difetti, come tutti i geni. Trovare e cestinare. Di questo si tratta.
Ci sono sofferenze che scavano nella persona come i buchi di un flauto, e la voce dello spirito ne esce melodiosa.
Una voce forte non può competere con una voce chiara, anche se questa non fosse altro che un semplice mormorio."
La sua voce è calda, grave, eppur delicata. Una voce che talvolta ha strani, profondi accenti femminili, un che di morbosamente femmineo.
Ora che sei venuta, che con passo di danza sei entrata nella mia vita quasi folata in una stanza chiusa ‐ a festeggiarti, bene tanto atteso, le parole mi mancano e la voce e tacerti vicino già mi basta.
Non è la voce che comanda la storia: sono le orecchie.
Ma inumano è pur sempre l'amore di chi rantola senza rancore perdonando con l'ultima voce chi lo uccide fra le braccia di una croce.
Pepsi la voce della nuova generazione? Se deve essere questa la voce della nuova generazione allora sono proprio contento di essere una vecchia scoreggia.
Un pianoforte può essere visto, la voce no: può essere ascoltata, ed è questo il suo mistero. È lo strumento più affascinante che esista, perché noi siamo lo strumento e noi lo maneggiamo per mezzo di sensazioni interne.
Per me Robert Johnson è il più importante musicista blues mai vissuto. Non ho mai trovato nulla di più profondamente intenso. La sua musica rimane il pianto più straziante che penso si possa riscontrare nella voce umana.