La scrittura è un tentativo disperato di preservare la memoria.
Se il vostro karma è di unirvi, succederà comunque. Se non lo è, niente che tu possa fare sarà in grado di modificare il corso della vita.
Ogni istante si dissolve in un soffio trasformandosi immediatamente in passato, la realtà è effimera e transitoria, pura nostalgia.
Il bambino entra nel mondo e la madre in un altro stato di coscienza, nessuno dei due è più lo stesso.
Se si riesce a vivere abbastanza si ha la possibilità di rivedere le proprie condizioni e rettificarne alcune.
Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore.
Bisogna prendere speciali precauzioni contro la malattia dello scrivere, perché è un male pericoloso e contagioso.
La scrittura dal punto di vista della logica è sempre imperdonabile, ma dal punto di vista della scrittura è indispensabile.
Nella scrittura si adatta l'evidenza alla conclusione cui si vuole arrivare e raramente si dice la verità.
Per parte mia, non faccio che rivolgergli complimenti di questo genere, e faccio tutto quanto è in mio potere per mantenere occupata la sua fantasia quanto la mia.
Io sono vivo, ma non vivo perché respiro, mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo.
Per la scrittura io ho fatto tutto, mi sono ridotto persino a vivere.
Vivere: è pugnare con gli spiriti mali del cuore e del pensiero. Scrivere: è tenere severo giudizio contro sé stessi.
Quando si scrive con facilità, si crede sempre di avere più talento di quanto se ne ha. Per scrivere bene, ci vuole una facilità naturale e una difficoltà acquisita.
La pittura rappresenta al senso con piú verità e certezza le opere di natura, che non fanno le parole o le lettere, ma le lettere rappresentano con piú verità le parole al senso, che non fa la pittura.
Io scriverò se vuoi perché cerco un mondo diverso, con stelle al neon e un poco di Universo, e mi sento un eroe a tempo perso.