Non è la bellezza che mi conduce a te, scrittura, bensì la perdizione dell'anima.— Amal al-Juburi
Non è la bellezza che mi conduce a te, scrittura, bensì la perdizione dell'anima.
La scrittura ha cessato di essere la prosa del mondo; le somiglianze e i segni hanno sciolto la loro antica intesa; le similitudini deludono, inclinano alla visione e al delirio; le cose restano ostinatamente nella loro ironica identità: sono soltanto quello che sono.
Il bello è che scrivere è un altro modo di cagare e masturbarsi.
Penso che la scrittura sia una sorta di identificazione. Soltanto se fai vedere al lettore la scena usando un occhio interno riesci a mantenere la sua attenzione.
Io sono vivo, ma non vivo perché respiro, mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo.
La scrittura dal punto di vista della logica è sempre imperdonabile, ma dal punto di vista della scrittura è indispensabile.
La scrittura è un tentativo disperato di preservare la memoria.
Scrivere un libro è un po' come correre una maratona, la motivazione in sostanza è della stessa natura: uno stimolo interiore silenzioso e preciso, che non cerca conferma in un giudizio esterno.
Niente di peggio che lavorare a orario fisso: si produce scrittura burocratica.
La scrittura e le cose non si somigliano. Tra esse, Don Chisciotte vaga all'avventura.