Papà non parlava mai di cinema ma aveva nello studio una foto di Charlie Chaplin autografata. Papà adorava Chaplin, ecco perché nel mio cortometraggio è rappresentato come un angelo.
Il problema del cinema come industria è che i film sono un'espressione d'arte, e il problema dei film come espressione d'arte è che il cinema è un'industria.
La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi.
Pensavo che se il cinema, restando immobile, permette di riprodurre oggetti in movimento, forse si poteva, rovesciando le parti, tentare di riprodurre oggetti immobili con il cinema in movimento.
Il cinema non è tutto il circo che gli si forma intorno.
Il cinema non produce arte, crea al massimo cultura.
I cinematografi: supermercati che vendono amore e paura.
Mi piace il cinema e parecchio, per questo mi chiamano vecchio.
Ora ho delle idee sulla realtà, mentre quando ho cominciato avevo delle idee sul cinema. Prima vedevo la realtà attraverso il cinema, e oggi vedo il cinema nella realtà.
Dico sempre ai miei figli che, davanti al grande schermo, bisogna ricordare che, in fondo, non vediamo altro che finzione. I personaggi che interpretiamo, e che lo spettatore vede, non sono reali: sono nelle nostre menti ed è questa la magia di quella fantastica arte che è il cinema.
Il cinema è un alto artificio che mira a costruire realtà alternative alla vita vera, che gli provvede solo il materiale grezzo.
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