Il dramma del cornuto, è il dramma dell'uomo: la conoscenza.
La bellezza è una di quelle rare cose che non portano a dubitare di Dio.
Si ha l'età dei propri soldi.
La sincerità è un calcolo come un altro.
È nel ricordo che le cose prendono il loro vero posto.
Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza, è destinato a naufragare nella risata degli dei.
Diffida della falsa conoscenza, è molto peggiore dell'ignoranza.
Conosci te stesso.
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.
Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupa non di oggetti, ma del nostro modo di conoscenza degli oggetti in quanto questa deve esser possibile a priori.
Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.
Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione; attraverso l'allargamento del nostro circolo di conoscenza e di comprensione; sino a includere tutte le creature viventi e l'interezza della natura nella sua bellezza.
Non nella conoscenza è la felicità, ma nell'acquisizione della conoscenza.
Nulla è più estraneo all'uomo affaccendato del vivere: di nulla è meno facile la conoscenza.
Nulla si conosce interamente finché non vi si è girato tutt'attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.