È dalle piccole cose che conosciamo noi stessi.— Oliver Wendell Holmes
È dalle piccole cose che conosciamo noi stessi.
Una volta che la mente di un uomo si è espansa grazie a una nuova idea, non tornerà mai più alle sue dimensioni originarie.
Quello che io chiamo un buon paziente è uno che, avendo trovato un buon medico, non lo lascia sino alla morte.
L'uomo giovane conosce le regole, ma il vecchio conosce le eccezioni.
La saggezza è il riassunto del passato, ma la bellezza è la promessa del futuro.
La mente di un bigotto è come la pupilla dell'occhio. Tanto più la luce risplenderà su di essa, quanto più si contrarrà.
Conoscere per deliberare.
Il progresso della conoscenza avviene perché noi possiamo basarci sul lavoro dei grandi geni che ci hanno preceduto.
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.
La nostra conoscenza, se paragonata alla realtà, è primitiva e infantile. Eppure è il bene più grande di cui disponiamo.
Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.
L'unico modo di conoscere davvero i problemi è accostarsi a quanti vivono quei problemi e trarre da essi, da quello scambio, le conclusioni.
In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente l'Universo e, in ogni secolo, si è capito che avevano sbagliato. Da ciò segue che l'unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze è che sono sbagliate.
Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza, è destinato a naufragare nella risata degli dei.
Conoscenza del vero, conoscenza del nero.