I poeti parlano una sola lingua, ma non si comprendono ugualmente fra di loro.— Jean Cocteau
I poeti parlano una sola lingua, ma non si comprendono ugualmente fra di loro.
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
L'unica opera che ha successo è quella che fallisce.
I critici giudicano le opere e non sanno di essere giudicati.
Dobbiamo credere nella fortuna. Altrimenti come potremmo spiegare il successo di chi non ci piace?
La scienza non serve che a verificare le scoperte dell'istinto.
I poeti immaturi imitano; i maturi rubano.
Il poeta è colui che con le parole incanta l'animo e fa battere il proprio cuore e quello altrui.
Il poeta vive di esagerazioni e si fa conoscere per mezzo di fraintendimenti.
Il poeta intende la natura meglio dello scienziato.
La prova di un poeta è che il suo paese lo assorba con lo stesso affetto con cui lui lo ha assorbito.
Poeta è qualcosa che si può soltanto essere, ma non diventare.
Un buon poeta non sa mai chi e che cosa è, è a un passo dall'orlo dell'abisso, ma non c'è niente di sacro in quello che fa, è un mestiere. Come lavare i pavimenti di un bar.
Io non credo in quei poeti dalle cui menti, si dice, i versi prorompono già compiuti, come dee corazzate. Io so quanta vita interiore e quanto sangue rosso vivo ogni singolo verso genuino deve aver bevuto, prima di poter alzarsi in piedi e camminare da solo.
Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detta.
Il Poeta deve avere l'orecchio di un arabo selvaggio che ascolta il silenzio del deserto, l'occhio di un indiano mentre segue le orme del nemico sulle foglie nei sentieri della foresta, e il tatto di un cieco che tocca il viso di un bambino amato.