I poeti hanno abbellito agli occhi, alla memoria, al pensiero degli uomini, la terra, il mare, il cielo, l'amore, il dolore, la virtù; e gli uomini non sanno il loro nome.
E la Terra sentii nell'Universo.Sentii fremendo ch'è del cielo anch'ella,e mi vidi quaggiù piccolo e sperso,errare, tra le stelle, in una stella.
Il poeta, se è e quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta dentro, riesce perciò ispiratore di buoni e civili costumi, d'amor patrio e familiare e umano.
Uomini, pace! Nella prona terra troppo è il mistero; e solo chi procaccia d'aver fratelli in suo timor, non erra.
San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla.
Il poeta è colui che con le parole incanta l'animo e fa battere il proprio cuore e quello altrui.
Il vero poeta moderno dovrebbe scrivere sui muri, per le vie, le proprie sensazioni e impressioni, fra l'indifferenza o l'attenzione dei passanti.
Il poeta vale quello che vale la sua migliore poesia.
Il dolore del poeta è di così mirabile natura che anche quando il suono ne è triste, l'eco ne è dolce.
L'aria è la stessa: il poeta inspira, l'aforista espira.
Ogni poeta ha tremato sull'orlo della scienza.
I poeti non hanno pudore verso le loro esperienze intime: le sfruttano.
Il poeta intende la natura meglio dello scienziato.
Il poeta prende le cose migliori della sua vita e le mette nel suo lavoro. Così il suo lavoro è bellissimo, e la sua vita brutta.
Nessuno fu mai un gran poeta che non fosse nello stesso tempo un profondo filosofo.
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