Il sogno è l'infinita ombra del Vero.— Giovanni Pascoli
Il sogno è l'infinita ombra del Vero.
La sostanza psichica è uguale nei fanciulli di tutti i popoli. Un fanciullo è fanciullo allo stesso modo da per tutto. E quindi, né c'è poesia arcadica, romantica, classica, né poesia italiana, greca, sanscrita; ma poesia soltanto, soltanto poesia, e...non poesia.
E la Terra sentii nell'Universo.Sentii fremendo ch'è del cielo anch'ella,e mi vidi quaggiù piccolo e sperso,errare, tra le stelle, in una stella.
La poesia, costretta a essere poesia sociale, poesia civile, poesia patriottica, intristisce sui libri, avvizzisce nell'aria chiusa della scuola, e finalmente ammala di retorica, e muore. E noi di questa pseudopoesia ne abbiamo tanta.
Guardi chi passa nella grande estate: la bicicletta tinnula, il gran carro tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate curvo, il ramarro.
Manina chiusa, che nel sonno grande stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai! Cosa ci ha? cosa ci ha? Vane domande: quello che stringe, niuno saprà mai.
State molto attenti con i vostri sogni, perché corrono il rischio di avverarsi.
Ed io essendo povero ho solo i miei sogni e i miei sogni ho steso ai tuoi piedi. Cammina leggera perché stai camminando sui miei sogni.
Solo sognare è vivere. E alle soglie dei sogni ride sempre la Speranza.
Il mio sogno è questo: si alza il sipario, ci sta la sedia e ci sto io.
Dai sogni si ricavano molte cose. Ma dobbiamo anche ammettere che sono soltanto frammenti della nostra attività psichica notturna.
La vita ed i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
Immagini del dì guaste e corrotte.
L'unica maniera per dare al sogno una possibilità di realizzarsi è smettere di sognarlo.
L'anima nel sogno è isolata e quasi senza ricordo del contenuto normale del corso della vita vigile.
Chi sogna, e chi viene sognato, non sono svegli alla stessa misura.