Il poeta non rigetta mai le proprie ombre.— Alda Merini
Il poeta non rigetta mai le proprie ombre.
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
La lobotomia è il tocco finale di un grande parrucchiere.
La menopausa è il periodo dorato dell'amore.
Quelle come me sono quelle che, nell'autunno della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto.
Si dice che Amore nascesse libero e che poi venisse impigliato nei veli di una cetra, anzi nelle sue corde. Ma poiché Amore era tenero e soprattutto era fanciullo le corde gli procurarono ampie ferite.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
Essere poeta non è una mia ambizione. È la mia maniera di stare solo.
Molti si sono occupati a combattere la frase e il luogo comune o a farne risaltare il ridicolo. Credo che compito del poeta sia quello di far nuove le parole o di sfuggire le insidie del luogo comune.
Le opere dei grandi poeti non sono ancor mai state lette dall'umanità, perché solo grandi poeti le sanno leggere.
Ci sono tante cose tra cielo e terra che solo i poeti si sono sognate e hanno cantato.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
Un poeta è uno a cui non interessano le storie, si concentra sulle visioni e lavora sul linguaggio.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.
Un poeta ama gli anemometri e non gli oroscopi.
Il Poeta deve avere l'orecchio di un arabo selvaggio che ascolta il silenzio del deserto, l'occhio di un indiano mentre segue le orme del nemico sulle foglie nei sentieri della foresta, e il tatto di un cieco che tocca il viso di un bambino amato.