Il poeta non rigetta mai le proprie ombre.— Alda Merini
Il poeta non rigetta mai le proprie ombre.
La calunnia è un vocabolo sdentato che quando arriva a destinazione mette mandibole di ferro.
Nessun uomo può dire di non essere stato crocifisso almeno una volta a quel ramo di ulivo che è la donna.
Ci sono adolescenze che si innescano a novanta anni.
L'inferno è la mia passione.
Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irresolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del mio respiro.
Un buon poeta non sa mai chi e che cosa è, è a un passo dall'orlo dell'abisso, ma non c'è niente di sacro in quello che fa, è un mestiere. Come lavare i pavimenti di un bar.
Poeta è qualcosa che si può soltanto essere, ma non diventare.
Un tempo il calzolaio aveva un rapporto personale con i suoi stivali; oggi il poeta non ne ha nessuno con le sue esperienze.
Il poeta, se è e quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta dentro, riesce perciò ispiratore di buoni e civili costumi, d'amor patrio e familiare e umano.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.
Un poeta ama gli anemometri e non gli oroscopi.
Ogni poeta ha tremato sull'orlo della scienza.
Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra.
Non c'è forse sentimento al mondo, nemmeno l'avidità del guadagno, che sia tanto contrario all'ingenuità del poeta, quanto questa gola di gloria, che si risolve in un desiderio di sopraffazione!