Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell'Adriatico.— Jean Cocteau
Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell'Adriatico.
Come artista, un uomo non può avere casa in Europa tranne che a Parigi.
I poeti parlano una sola lingua, ma non si comprendono ugualmente fra di loro.
L'unica opera che ha successo è quella che fallisce.
Un capolavoro è una battaglia vinta contro la morte.
Ho scritto e penso tuttora che l'Italia non sia mai nata perché Po non era un fiume, altrimenti Venezia l'avrebbe risalito più in forze ‐ dico con navi idonee ‐ e avrebbe sottratto la Padania alle ricorrenti follie papaline e alemanne del Sacro Romano Impero.
Ah! ... Adoro Venezia.
In nessun'altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d'arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia.
La gondola nera, slanciata, e il modo in cui si muove, lieve, senza rumore alcuno, ha qualcosa di strano, una bellezza da sogno, ed è parte integrante della città dell'ozio, dell'amore e della musica.
Questa era Venezia, la bella lusinghiera e ambigua, la città metà fiaba e metà trappola,, nella cui atmosfera corrotta l' arte un tempo si sviluppò rigogliosa, e che suggerì ai musicisti melodie che cullano in sonni voluttuosi.
O Maria, stella del mare in paradiso, abbi misericordia di Venezia, un dì stella del mare sopra questo mondo.
Venezia soffre soprattutto delle conseguenze di una cultura che tende ad estrapolarla, a farne qualcosa che non appartiene più alla vita, ma soltanto ai sogni dei poeti.
Venezia e Milano, se avessero fatto l'accordo secoli fa, non sarebbe arrivato neanche Napoleone.
Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità.
Venezia è come mangiare un'intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta.