Bisogna essere un uomo vivo e un artista postumo.
Il bello ha l'aria facile, ed è proprio la cosa che il pubblico disprezza.
Il limite estremo della saggezza è ciò che la gente chiama pazzia.
La morte non è che un'abolizione dello spazio e del tempo. Questo è anche il fine del cinema.
I poeti parlano una sola lingua, ma non si comprendono ugualmente fra di loro.
Il pubblico prima vuol capire, poi sentire.
Gli artisti hanno il diritto di essere modesti e il dovere di essere vanitosi.
Il blocco non parteggia per lo scultore, è contro di lui.
Un artista è uno che è riuscito a trasformare dei difetti caratteriali in qualità professionali.
Ci sono due tipi di artisti: quelli che vogliono passare alla storia e quelli che si accontentano di passare alla cassa.
La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.
Il vero artista non si preoccupa menomamente del pubblico. Per lui il pubblico non esiste.
È iscritta nell'animo umano la chiamata all'immortalità. Essa è iscritta nell'animo dell'artista, quando con l'opera del proprio talento, del suo genio, cerca di superare il limite del transuente e della morte.
Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi.
I grandi artisti sono quelli che impongono all'umanità la loro particolare illusione.
L'individuo, il grande artista, quando viene, adopera tutto ciò che si è scoperto o conosciuto nella sua arte fino a quel momento e poi va oltre ciò che è stato fatto e conosciuto e crea qualcosa di suo.