Le donne sono estreme: o migliori o peggiori degli uomini.— Jean de La Bruyère
Le donne sono estreme: o migliori o peggiori degli uomini.
La critica spesso non è una scienza; è un mestiere, dove occorrono più salute che spirito, più lavoro che capacità, più abitudine che genio.
La virtù dei fessi è il silenzio.
Ci sono certe cose nelle quali la mediocrità è intollerabile: poesia, musica, pittura, pubblica eloquenza. Quale tortura è ascoltare uno sterile discorso mentre viene pomposamente declamato, o un verso di scarsa qualità recitato con tutta la pessima magniloquenza di un poeta.
I bambini si godono il presente perché non hanno né un passato né un futuro.
La falsa modestia è l'estremo raffinamento della vanità: [...] si tratta di menzogna.
Solo le donne assolutamente caste, possono avere dei sentimenti puri.
Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono così bene!
Il lavoro di un uomo è fra il sorgere e il tramontare del sole. Quello della donna non finisce mai.
Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con uomini.
Le donne più felici, come le nazioni più felici, non hanno storia.
Mi fa imbestialire la ghettizzazione in genere. A cominciare da chi dice: come architetto ho preso una donna.
La donna o ama o odia: non conosce via di mezzo.
Io cerco di ricordarmi di essere donna. L'uomo può uscire vestito casualmente, la donna deve essere carina ed elegante.
Ogni donna può figurare al meglio se sta bene dentro la propria pelle. Non centrano i vestiti ed il trucco, ma come si brilla.
Se l'uomo infatti è il capo, la donna è il cuore; e come l'uno tiene il primato del governo, così l'altra può e deve attribuirsi come suo proprio il primato dell'amore.