Prima di morire voglio sentire l'urlo di una farfalla.
Il futuro non esiste, è qualcosa che noi rincorriamo e quando lo raggiungiamo subito diventa presente e poi passato.
Vivi ogni attimo e questo non sarà mai l'ultimo.
Non piangere per me che parto, ma pensa che se domani piove me ne sono andato a cercare il Sole.
Quando lei ti lascerà perché avrà trovato due occhi più belli dei tuoi, altre mani da stringere, un'altra bocca da baciare... non odiarla, ma ricorda i momenti che avete passato insieme e ringraziala... perché lei ti ha dato un poco della sua vita.
Se si rifiuta il proprio corpo, esso diventa la propria prigione.
È impossibile sperimentare la propria morte oggettivamente e continuare a cantare una melodia.
La morte non è mai banale: è solennità, è mistero.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
Nella morte vi sono molti più incontri che separazioni.
La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
La morte non è che per i mediocri.
La morte è senza mistero, come la vita. È una necessità: poiché è necessario vivere.
La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio.
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.