La buona fede, la buona fede... Ma tutti i fanatici sono in buona fede.
A volte cerchiamo il successo, un qualsiasi successo, anche insensato, perché non siamo riusciti ad essere felici.
L'innocente non sa di esserlo. Per questo è tale.
I soli veri piaceri sono quelli inaspettati.
Tutto è peccato, ammesso che esso esista. È peccato soprattutto la teologia, perché usa il nome di Dio invano.
Con l'entusiasmo non si costruisce una casa, né si scrive un libro, né si ara un campo, né si gioca al football. Al massimo si può cantare più o meno malamente.
E' una battaglia tra fanatici convinti che il fine, qualunque sia questo fine, giustifichi i mezzi, e noi altri, convinti invece che la vita sia un fine, non un mezzo.
Di solito sono le canaglie a guidare i fanatici e a mettere loro in mano il pugnale.
Gli estremisti pensano che comunicazione significhi essere d'accordo con loro.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
Il radicale inventa le opinioni. Quando lui le ha consumate, il conservatore le adotta.
Fanatico è colui che non può cambiare idea e non intende cambiare argomento.
Che rispondere a un uomo che vi dice che preferisce obbedire a Dio anziché agli uomini e che quindi è sicuro di meritare il cielo sgozzandovi?
Il fanatismo è l'energia degli stupidi, di coloro che sono capaci di tutto, ma a parte questo di niente.
Consideriamo parte del nostro dovere difendere l'umanità contro il flagello dell'intolleranza, della violenza e del fanatismo.
La superstizione trasforma la divinità in idolo, e l'idolatra è molto più pericoloso perché è un fanatico.