In un mondo di ciechi, l'orbo è re. Ma resta orbo.— Johan Cruijff
In un mondo di ciechi, l'orbo è re. Ma resta orbo.
Io non credo perché non sono credente. Credo che ci sia qualcosa da qualche parte, ma credo unicamente nel fatto che io credo che ci sia qualcosa da qualche parte.
Quello che conviene insegnare ai ragazzi è il divertimento, il tocco di palla, la creatività, l'invenzione.
La creatività non fa a pugni con la disciplina.
L'invidia è cieca, né altro sa fare che sminuire il valore altrui, corrompendo gli onori ed i meriti che uno si merita.
La dolorosa meraviglia che ci procura ogni rilettura dei grandi tragici è che i loro eroi, che avrebbero potuto sfuggire a un fato atroce, per debolezza o cecità non capiscono a cosa vanno incontro, e precipitano nell'abisso che si sono scavati con le proprie mani.
Quello che ci manca ci attira. Nessuno ama la luce come il cieco.
Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell'uso che ne facciamo, nell'immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi.
In genere i ciechi sono molto gentili e amabili, a causa di tutto quello che non hanno visto nella vita.
Un buon matrimonio sarebbe quello di una donna cieca con un uomo sordo.
Sei cieco e stai camminando senza bastone, e vai a sbattere contro le porte che si aprono col denaro.
Gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore.
L'amore è cieco, e il buio gli si addice.
La morte è sotto i nostri piedi, può colpire ovunque, si muove invisibile, esplode potente, non conosce distinzione di Paesi e di popoli, non separa il giusto dall'ingiusto, il malato dal sano, il bambino dall' anziano, passa con la sua falce e distrugge ogni vita con selvaggia cecità.